Rhipsalis baccifera

La rhipsalis baccifera è una pianta sempreverde, appartenente alla famiglia delle succulente, di facile coltivazione e dal potere antistress.

Rhipsalis Baccifera

Rhipsalis Baccifera, Paganopiante

Rhipsalis Baccifera: produce fiori bianchi o gialli, e in seguito anche piccoli frutti tondeggianti che possono restare sulla pianta anche per anni. Ha un portamento ricadente, con fusti lunghi, lisci e carnosi, di colore verde chiaro; ideale per contenitori appesi.  Il suo nome prende origine dalla parola greca Rhips che significa vimini e si riferisce alla massa dei sottili fusti che ne formano il corpo.

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La presenza del verde in casa apporta benefici all’umore e allo spirito. Prendersi cura di una pianta influisce positivamente sulla psiche e, di conseguenza, su tutto il corpo.

La rhipsalis baccifera è una pianta succulenta che, oltre a essere decorativa e ornamentale, ha un effetto calmante. Secondo uno studio condotto dall’Università del Surrey, in Inghilterra, la rhipsalis è una pianta da appartamento che aiuta a combattere lo stress e a migliorare l’umore.

Sarebbe perfetta da tenere negli ambienti di lavoro, posizionata per esempio sulle scrivanie degli uffici, e in appartamento.

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La rhipsalis è originaria delle foreste pluviali del Centro e Sud America, in Africa e in alcune isole dell’Oceano Indiano. Cresce sui tronchi dei grossi alberi in penombra, facendo penzolare i suoi lunghi steli verdi fino al terreno.

Alla Rhipsalis appartiene una quarantina di specie, quella coltivata e distribuita da Paganopiante è la baccifera.

Coltivazione della Rhipsalis Baccifera

E’ una pianta molto resistente. Non ha bisogno di molte cure, proprio come le altre varietà di succulenta. 

  • Necessita sempre di molta luce, evitando i raggi diretti del sole
  • In casa va posizionata possibilmente esposta a nord e vicino ad una finestra.
  • Teme molto il freddo: la temperatura ideale é tra i 18° e i 21°, con un margine di 5° in più o in meno; in inverno è consigliabile mantenerla ad una temperatura non inferiore ai 13°.
  • Per contenerne l’esuberanza, può essere potata senza correre troppi rischi, ma tagliando per gradi, dal basso verso l’alto, evitando i periodi dell’anno di maggiore crescita.
  • Il terreno di coltivazione deve essere ben drenante e non particolarmente ricco. Nel caso di rinvaso aggiungere ghiaia o pietra pomice sul fondo per evitare ristagni idrici, che possono causare marciume radicale. L’eccessiva umidità può causare attacchi da parte di acari e cocciniglia. La crescita è piuttosto lenta quindi il rinvaso va fatto solamente quando le dimensioni della pianta superano quelle del vaso.
  • La concimazione deve essere somministrata miscelando del concime liquido per cactacee nell’acqua delle annaffiature ogni 15-20 giorni dall’inizio della primavera alla fine dell’estate.  In generale la concimazione si rende necessaria una due volte l’anno nelle dosi consigliate dal prodotto.
  • Le annaffiature dovranno essere frequenti nel periodo estivo-autunnale e periodicamente dovrà essere aggiunto all’acqua delle annaffiature un fertilizzante ricco di fosforo e potassio ma povero di azoto. Non hanno bisogno di molta acqua. Durante l’inverno le annaffiature si riducono a una due volte il mese, mentre in primavera e in estate una volta ogni sette dieci giorni. La quantità d’acqua da distribuire deve generalmente bagnare in modo uniforme tutta la terra senza però ristagnare. Il procedimento migliore consiste nel bagnare la terra direttamente dall’alto.

La rhipsalis è una pianta epifite: cresce su altre piante da cui non prende, ma si approvigiona direttamente di acqua dalle precipitazioni e parte dell’apporto nutritivo deriva dalla deconposizione della corteccia sulla quale cresono degli apporti nutrienti dell’aria e dell’acqua piovana.

 

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