Pachira aquatica, conosciuta come Bombax aquatica, deve essere trattata come una classica pianta verde da appartamento.
Pianta da appartamento sempreverde, caratterizzata da foglie lucide ornamentali. Perfetta per arredare casa o studi, grazie al portamento elegante e sofisticato.
LEGGI ANCHE: Yucca rostrata singola e ramificata, ideale come pianta da interno
Caratteristiche della pachira acquatica
Pianta sempreverde da interno, la bombax aquatica appartiene alla famiglia delle Bombacacee – la stessa del baobab – originaria del Messico e del nord del Brasile. Cresce sviluppa in piena terra e, nelle zone di origine, può raggiungere anche 20 metri di altezza. E’ una pianta che potrebbe produrre anche fiori profumatissimi e frutti commestibili nel periodo febbraio – agosto (soltanto nel paese di origine. come Messico e America centrale). Le foglie sono di colore verde intenso della lunghezza di circa 30 cm. In appartamento la pachira da vaso raggiunge l’altezza massima di 2 metri. Presso garden center e vivaisti le pachira sono particolarmente decorative: i fusti, facilmente plasmabili, man mano che crescono vengono intrecciati fra di loro e restano inalterati.
LEGGI ANCHE: Beaucarnea pianta mangiafumo: pianta ornamentale a lunga resistenza
Come curare la pachira aquatica
Temperatura
Quella ideale per la coltivazione della pachira è compresa fra i 18 e i 20°C. In estate sarebbe meglio tenerla all’aperto, lontana dai raggi diretti del sole, ma neanche in luoghi eccessivamente ombreggiati. In autunno e in inverno, la pachira deve essere tenuta in casa, in piena luce.
Irrigazione
In primavera e in estate annaffiare abbondantemente, meglio se con acqua non calcarea, facendo in modo che il terriccio rimanga sempre umido ma non fradicio. Utilizzare lo stesso procedimento consigliato per bonsai, piante grasse e piante ornamentali: inserire il dito nel terreno e se è asciutto procedere con l’annaffiatura. Durante l’inverno annaffiare con più moderazione mantenendo il terriccio leggermente umido.
LEGGI ANCHE: Cycas revoluta ramificata: concimazione, annaffiatura della pianta tropicale
Rinvaso e concimazione
Le giovani piante vanno rinvasate ogni due anni utilizzando una miscela costituita da tre parti di terriccio universale, due parti di torba e una parte di sabbia di fiume. Quando la pianta raggiunge raggiunto l’altezza di 1,5 m e un vaso di circa 30-35 cm di diametro e i rinvasi saranno più difficoltosi, aggiungere tutti gli anni nuovo terriccio. Prima bisogna rimuovere lo strato superficiale (non più di 2,5 cm) facendo attenzione a non danneggiare le radici esterne.
Concimare la pachira in modo regolare, aggiungendo macro e microelementi per evitarel’ingiallimento delle foglie. Si consiglia di eseguire periodici apporti di fertilizzante anche nel periodo invernale, meglio se completi di tutti gli elementi nutrizionali. Concimare da aprile a settembre, ogni 30 giorni, con un prodotto per piante verdi.
La Pachira aquatica non esige particolari tipologie di terreno. E’ importante, però, che abbia sempre un ottimo drenaggio, purchè abbia un ottimo drenaggio.
Consigli su come coltivare la pachira aquatica
- Attenzione a non lasciare acqua nel sottovaso.
- Appoggiare la pianta sopra a un sottovaso (un po’ più grande della circonferenza del vaso) pieno di argilla espansa da mantenere costantemente umida: questo sistema garantisce un maggior grado di umidità dovuto all’evaporazione dal sottovaso.
- Tenere la pianta lontana dalle correnti d’aria e dalle fonti di aria calda (per esempio il riscaldamento).
- Al momento del rinvaso, stendere sul fondo del vaso, dopo avere chiuso il foro di drenaggio con un coccio, uno strato di almeno 5 cm di argilla espansa.
- Evitare terricci con la torba.
Per ricevere aggiornamenti, iscriviti alla newsletter di Paganopiante o inviaci le tue richieste tramite il form online di seguito