Buona Pasqua con una piccola riflessione. Le piante sono esseri viventi. Nascono, si nutrono, crescono e muiono. Non sono oggetti che restano impassibili a chi dimostra loro amore oppure odio.
Le piante non restano ferme, ma si attivano per dimostrare riconoscenza o per difendersi in caso di pericolo. Sentono quando sono in un luogo sicuro e protetto o in uno malsano e non ideale alla loro crescita. Il benessere lo si nota dal colore delle foglie, dal fusto del bonsai, per esempio, o dalla consistenza della radice.
Le piante soffrono. Ebbene si. Lo dicono anche i biologi dell’Università di Torino che, dopo tre anni di esperimenti, hanno confermato che le piante sentono il dolore. Non è lo strappo a casuare loro sofferenza, ma potrebbe essere la presenza di un bruco affamato.
La pianta avverte subito il pericolo e i denti di chi le divora. L’azione difensiva è immediata. Non appena le piante percepiscono la saliva del bruco, i geni producono una sostanza volatile al profumo di lavanda che attira le vespe. Le nemiche numero uno dei bruchi. Le salvatrici iniettano nei bruchi delle uova, allo schiudersi delle quali faranno esplodere gli invasori.
Per questo motivo regalare una pianta vuol dire fidarsi ciecamente dell’altro. Significa credere che la persona a cui doniamo qualcosa che per noi è speciale sia in grado di curare un’altra vita, un altro essere vivente.
Con questa piccola riflessione, tutto lo staff di Paganopiante augura una serena e Santa Pasqua.
Ci auspichiamo che ciascuno di noi possa realmente vivere il significato di questi giorni, il cui senso è racchiuso nelle parole pace, amore e sacrificio. Speriamo vivamente che, in questo periodo di crisi e lotte internazionali, si possa comprendere cosa significhi il rispetto e la tutela della sensibilità altrui.
Che si tratti di una persona di qualsivoglia credo, nazione e sesso, di animale o pianta, ciò che conta è riconoscere il vero significato della vita: l’Amore per ogni essere vivente.